di Alfredo Lissoni
Intervistato in merito agli X-files di Mussolini il dottor Andrea Bedetti,
giornalista di STOP e Historia ed esperto di storia fascista e nazista, ci ha
dichiarato: "Sulla base dei primi documenti divulgati (le veline del '33,
N.d.A.), la prima impressione è stata quella di una "mezza bufala";
non posso però escludere la reale esistenza di un Gabinetto RS/33. Ho consultato
la Storia del fascismo di De Felice, la fonte più completa ed attendibile, e
non ha trovato traccia di De Santi; ciò non significa che questi non esistesse,
anzi, i servizi segreti sceglievano di proposito gli elementi più anonimi e
maggiormente manovrabili.
Quanto all'OVRA, l'Organizzazione di Vigilanza e Repressione Antifascista o
servizio segreto fascista, essa aveva decine di cellule distinte che agivano su
specifici argomenti (poteva dunque esservene una per gli aeromobili non
identificati); era gente veramente in gamba; riferivano a Mussolini ma solo in
parte; chi deteneva tutti i poteri era il capo dell'OVRA Bocchini, che
addirittura teneva sotto controllo il telefono del Duce.
L'OVRA lavorò molto efficacemente. Nel caso del presunto Gabinetto la
documentazione che secondo i documenti andava inoltrata a Mussolini poteva
essere senz'altro prima deviata verso il capo dell'OVRA, che decideva se e cosa
filtrare. Quanto al periodo, era il migliore per insabbiare eventi di questo
tipo. L'arco di tempo compreso fra il '33 ed il '40 vide il massimo consenso al
fascismo; fu l'epoca in cui il Duce ebbe un potere assoluto.
In più in quegli anni - e fino alla guerra - l'Italia fu all'avanguardia in
campo aviatorio; già dopo la Prima Guerra Mondiale i quadri aeronautici americani
venivano in Italia ad addestrarsi alla scuola di Italo Balbo (citato negli
X-files fascisti, N.d.A.); non mi stupisce affatto, ma ritengo plausibile,
l'esistenza di un Gabinetto che studiasse le strane 'aeromobili', non con
l'intento, tipico di un centro ufologico, di capire se fossero aliene, ma per
scoprire come funzionassero quelle macchine volanti. L'Italia aveva il primato
assoluto dello spazio aereo, quindi la nascita di un tale Gabinetto non era
affatto illogica.
Circa le lettere ed i telegrammi del '33, il modo di scrivere, il lessico,
l'impostazione burocratica sono dell'epoca; un eventuale falsario sarebbe
dunque padrone del livello lessicale e glottologico di quel periodo. Circa i
riferimenti alle disposizioni impartite su carta intestata senatoriale, e
all'appunto che un senatore non avesse potere e dunque non comandasse certo il
Gabinetto RS/33, è vero che durante il fascismo il potere esecutivo era tutto
nelle mani del Governo, ma dobbiamo distinguere tra i senatori 'monarchici' ed
i senatori fascisti della prima ora; questi ultimi, i 'fedelissimi', avevano sì
un potere grandissimo.
Non comandavano ai prefetti, come si intuisce dalla 'nota personale
riservatissima', ma potevano comunque 'invitarli' ad eseguire determinate
disposizioni, il che valeva come un ordine. Del Gabinetto RS/33, nei carteggi si dice che
era il Duce in persona che forniva le indicazioni, e dunque comandava ai
prefetti. L'eventuale senatore della carta intestata si poteva dunque avvalere
di ciò.
Il Gabinetto riferiva a Mussolini e, si dice, dopo la guerra tutta la
documentazione fu distrutta. Quella ufficiale, presumo, perché tutta quella
riservata che il capo dell'OVRA non necessariamente mandò al Duce rimase da
qualche altra parte, ed è probabilmente la stessa che sta fuoriuscendo ora.
Quanto alla considerazione che i servizi segreti stranieri non abbiamo mai
rivelato l'esistenza di tale Gabinetto, non si può escludere che abbiano agito
così non perché non ne fossero a conoscenza (perché 'il Gabinetto RS/33 non esisteva')
ma perché operarono anch'essi un cover up. In definitiva, non posso escludere che lo scenario
delineato in questi documenti potesse esistere proprio nei termini da essi
precisati..."
Circa la firma sui documenti, il perito grafologo del Tribunale di
Catanzaro dott. Giuseppe Cosco certificò trattarsi della stessa mano; quando ai
documenti originali inviati a Pinotti (circa un inseguimento UFO nel '36 su
Venezia e Mestre, clicca 1 , 2 , 3 , 4 ), il perito del Tribunale di Como dott.
Garavaglia certificò che erano
"esatti all'anno", ovvero autentici e d'epoca.
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